lunedì 27 ottobre 2014

Montale, "I Limoni."

« Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.
Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.
Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità. »

martedì 21 ottobre 2014

Joaquim Mir.

"La Cala encantada" 1903
 Una gran bella scoperta, (eppure fu parecchio famoso) fatta in un gran brutto monastero, quello del Montserrat, Joaquín Mir Trinxet.

lunedì 20 ottobre 2014

Terzo.


 La prima impressione di Salonicco è stata di bruttezza. E sporcizia, e cemento, e grigio, e sfregi architettonici... ma poi entri nelle sue chiese bizantine, e l'impressione è quella di trovarsi in una sequenza di un film girato 1500 anni fa, con preti ortodossi, e icone acheropite, e gesti eterni, e profumi di incensi ormai spariti.
Una sequenza che si ripete all'infinito...

Secondo.

Bien que le soleil soit déjà haut j'en ai eu l'impression d'une aube surprenante: quelque part, au sud de la France (ou peut etre on est déjà en Espagne), un soleil pale se reflet sur un lac salè entourè par de langues de terre aux couleurs changeantes, du vert vif aux rouilles. J'ai encore le saveur du café dans ma bouche, il n'est pas si mal ce voyage en bus finallement...

Primo.

Inizio questo blog come test, devo creare e occuparmi di un blog un po' più serio..
Vedremo.
Mi resta da pubblicare link e foto e creare spazi per newsletter e commenti suppongo